Mujeres. Miradas Flamencas.

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Domenica 17 Giugno ore 20:30

Trento, Teatro San Marco via San Bernardino 8.

Cante Angelo Giordano

Chitarra Michele Pucci

Percussioni Tony Colangelo

Baile Allievi:

Anka Pavlicic, Chiara Decarli, Giulia Chitarrini, Laura Battisti, Lucia Di Domenicantonio, Sara Marcolla, Aurora Mengarda, Nada Eccel, Leonora Ognibeni, Paola Simonetta Bellomo, Alessandra Pellizzari, Esther Romera Díaz, Sara Vivenzio
Silvia Favaro, Silvia Rizzi, Roberta Ugolini, Valeria Salva

Cante por Sevillanas  Ivana Zanini

Regia e coreografie Martina De Nisi

Video Ernesto Rapa e Tony Colangelo

DSC_8183_resize MOD“Mujeres: miradas flamencas” è il titolo della nostra iniziativa e punto focale del lavoro di quest’anno. “Donne: sguardi flamenchi” inteso non solo allo sguardo che le donne usano come strumento, per esprimere i loro sentimenti, ma anche a come il flamenco stesso, guarda la donna, alla sua dignità e centralità crescente, nel flamenco contemporaneo. Nella seconda metà del 1800, gli unici testi flamenchi (letras) che si rivolgono in modo rispettoso alla donna, sono quelli che ci parlano della donna come madre e del suo amore puro ed incondizionato per la famiglia, che spesso rimanda a quello della Vergine Maria; Tutti gli altri ruoli della donna, vengono sempre raccontati con un’accezione negativa e di sofferenza, come la compañera (compagna, fidanzata): donna inaffidabile su cui si riversa la gelosia e il possesso opprimente dell’uomo. La vedova, una donna in grado di far fronte alle esigenze della famiglia, nonostante manchi la guida del marito, e per questo, considerata pericolosa e pronta a tutto. Non manca la  prostituta, donna che non ha avuto o non ha voluto marito e che, nel momento in cui esprime liberamente la sua sessualità,  viene descritta come un essere che esercita un potere soprannaturale sull’uomo, con la capacità di stregarlo. La donna era apprezzata solo nel ruolo di madre e di punto di riferimento per la famiglia!

Nel corso del tempo la figura femminile ha avuto una sorta di riscatto: i cantaores (cantanti flamenchi) contemporanei riconoscono come ingiustificata la scarsa considerazione che si aveva delle donne e per questo scelgono le loro letras con altri criteri, prediligendo i sentimenti umani. Allo stesso tempo, cresce la presenza delle donne nel mondo flamenco e la loro voglia di esprimersi. La donna flamenca, si impone con la sua sensibilità e forza artistica, e si crea un proprio spazio fondamentale all´interno del mondo flamenco troppo spesso dominato dagli uomini. Nello spettacolo da noi proposto, attraverso le diverse possibilità espressive del Flamenco, racconteremo la ricchezza femminile ed il ventaglio di emozioni e forze intense che la donna oggi rappresenta. Tutto questo, grazie alle allieve dei corsi offerti dalla nostra associazione: madri, figlie, mogli….DONNE, che attraverso il flamenco, riescono ad esprimere le loro più intime emozioni spogliandosi di quelle etichette e quegli stereotipi spesso attribuiti dalla società e lasciando la loro anima libera di vibrare e di cospargersi di ogni minima sfumatura di colore.  Si va dall’alegria, alla buleria, alla guajira, al fandango, alla soleà por buleria, alle sevillanas, stili flamenchi tradizionali, che ci permettono di far emergere il lato piú allegro e spensierato della donna, il suo aspetto romantico e dolce, marcando momenti intensi e forti, senza dimenticare l’ironia, la tradizione e l’orgoglio di essere donna. Flamenco x Tony-1-5Uno sguardo alle donne attraverso la lente appassionata e profonda del flamenco, che riscatta la figura della donna flamenca che, in passato ha subito la prepotenza, l’ignoranza e spesso la violenza della figura maschile. Un omaggio a tutte quelle “flamenche” che, con la loro arte, con la loro passione e la loro sensibilità, hanno ristabilito l’equilibrio tra uomo e donna all’interno della cultura Flamenca e non solo!

Ingresso intero 10 € – Ingresso ridotto 8€ (Soci MYL, Soci DLF, Soci Circolo Sciascia Trento, Under 15, Over 65)

Info e prenotazioni: info@flamencomielylimon.it – 3395267781