El Ferrocarril: un viaje Flamenco

In treno per l’Andalucia con Flamenco Miel y Limón

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Domenica 21 giugno 2015, al teatro San Marco di Trento alle ore 20:45, l’associazione Flamenco Miel y Limón porta in scena “El ferrocarril, un viaje flamenco”. Lo spettacolo di fine anno vede protagonisti gli allievi dei corsi di baile organizzati dall’associazione. Sul palco, come di consueto, la musica dal vivo, arricchita quest’anno dalla novità del “Flamenco Arabo” e dalla presenza di giovanissime allieve.

Lo spettacolo è un viaggio su di un treno immaginario, che unisce alcune delle città dell’Andalucia più legate al flamenco: aromi, paesaggi, sfumature, storie e culture danno vita a stili (palos) e interpretazioni diverse di quest’arte. Così che ogni luogo diventa specchio e anima di un determinato palo: la buleria di Jerez, il tango di Malaga, l’alegria di Cadice, le sevillanas di Siviglia e il flamenco arabo delle città di Cordoba e Granada.

Ci sono varie teorie sulle origini del flamenco, ma sicuramente possiamo affermare che la linea ferroviaria, il ferrocarril, ha avuto un ruolo molto importante nella trasmissione, contaminazione e diffusione di questa cultura: il treno ha dato origine ad una mutua influenza tra i vari stili sorti tra Sevilla, Cadice, Jerez de la Frontera e altre città spagnole.

Nella seconda metà del 1800 si diffondono anche in Spagna i cafè cantantes, che ospitano i primi “artisti flamenchi”: si determina di fatto la professionalizzazione di cantaores, guitarristas e bailaores che fino a quel momento erano sconosciuti e si esibivano per pochi intimi, in contesti per lo più familiari, svolgendo attività come quella del contadino, del macellaio, del minatore etc. Questi “nuovi artisti” chiamati ad esibirsi in giro per la Spagna, utilizzavano il treno come mezzo di trasporto.

E’ così che la ferrovia diventa luogo di scambio e contaminazione, dando al Flamenco elementi nuovi per diventare l’arte che oggi noi conosciamo.

Sul palco insieme agli allievi, Angelo Giordano al cante e alla chitarra, Tony Colangelo alle percussioni, Martina De Nisi alle palmas e al baile solista, Maria Bruna Rotunno ospite

al baile (flamenco arabo), voce recitante Esther Romera Diaz. La regia e le coreografie sono di Martina De Nisi (Monica Zambon per le bambine).

 

 

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